La “Veleria il Ponente” nasce sull’isola di La Maddalena (Sardegna) nel 1982 a casa di un nostromo della Marina Militare, ad opera della moglie Giovanna e della figlia Antonella. La famiglia, appassionata di mare (il fratello Franco è già dal ‘69 istruttore di vela al Centro Velico Caprera appena fondato), offre supporto tecnico alle barche di passaggio.

La gavetta dell’Azienda comincia con interventi alle vele del CVC, ad altre scuole di vela ed a quelle della Sezione velica della Marina Militare. In seguito il laboratorio comincia ad essere conosciuto fra i naviganti in transito nell’Arcipelago, come punto di riferimento per riparazioni ed assistenza.

Alla fine degli anni ’80 inizia a produrre vele nuove col proprio marchio. La lavorazione è ancora artigianale con tracciatura tradizionale sul parquet. In seguito, con quasi 40 anni di esperienza, diviene universalmente riconosciuta come una delle attività più importanti per chi naviga a vela nell’Arcipelago di La Maddalena. Nel corso degli anni infatti, oltre all’assistenza, vengono prodotte diverse centinaia di vele, per lo più vele (latine, auriche) per imbarcazioni tradizionali (gozzi in legno o barche da crociera).

È proprio durante la partecipazione ad una importante regata di vela latina a Stintino (nel golfo dell’Asinara) che nasce una nuova idea di lavoro.

E’ la fine degli anni ’90 e, un po’ per gioco un po’ per scommessa, era stato confezionato, un giaccone con una vela usata. Il successo inaspettato del capo – ancora grossolano – fece intuire la potenzialità del prodotto e convinse ad iniziare una piccola produzione di questi capi, affiancandola al lavoro principale della Veleria.

Trascorso un periodo di studio durante il quale i capi furono perfezionati e visto l’aumentare delle richieste, fu decisa nel 2000 l’apertura di un nuovo punto vendita che ha ormai superato in fatturato l’attività principale. Di questa nuova iniziativa si occupa Danilo (3° generazione ed ora titolare dell’Azienda) che produce anche borse e sacche con le stesse caratteristiche, sfruttando ritagli e scarti come, per esempio, tessuti troppo rigidi o dettagli non utilizzabili per i giacconi.

Videomaker Elisa Silvestri

Le nuove produzioni restano però una scelta di quantità limitate, (per mantenere cioè le caratteristiche del pezzo unico) proprio perché pensate in un perfetto equilibro con l’ambiente circostante che non può prevedere grandi produzioni di tipo industriale.

Questi prodotti, vengono molto apprezzati specialmente da chi è particolarmente sensibile alla tutela dell’ambiente che, oltre a riconoscerne l’originalità, ne è particolarmente attratto per la funzione di riutilizzo di un materiale altrimenti destinato alla discarica.

Altri capi tecnici come bluse, vareuse e calzoni da lavoro, suggeriti dal modo pratico di vestire della gente di mare, sono confezionati con materiali semplici e robusti (lino e canvas) e realizzati con attenzione e qualità sartoriale. La loro linea trae ispirazione dalle uniformi di un tempo della nostra Marina Militare, erede di quella Regia Marina Sardo-piemontese, che è nata proprio nella nostra Isola, all’inizio del 1800.